Orti e corti, un binomio simpatico che, saldando obiettivo e agricoltura, ha ispirato eventi in tutta Italia. Il gioco di parole sembra partire proprio dal corto-circuito tra la fisicità per eccellenza del lavoro nella terra e l’immaterialità del flusso audiovisivo elettromagnetico. Tra il profondo radicamento nel paesaggio richiesto dai ritmi agricoli e la potenziale ubiquità dei prodotti digitali. L’Ortometraggio dell’associazione Gramigna, realtà sannita proiettata in un network europeo, documenta e celebra 4 anni di orti sociali nella città di Benevento. Ma, purtroppo, questa volta si festeggia a distanza: domani pomeriggio la proiezione sul web
Avrebbe dovuto esserci una grande festa per la presentazione del secondo “Ortometraggio”, cortometraggio dedicato al progetto degli orti sociali di Benevento, ma purtroppo avverrà tutto in maniera virtuale. Venerdì 11 dicembre, alle ore 17.30, sulla pagina facebook dell’associazione “Gramigna ODV” si terrà la proiezione via web a cui seguirà un dibattito con la curatrice della regia del documentario Francesca Gerardo (presidente dell’Associazione “Caat”), il responsabile del progetto Donato De Marco, l’urbanista Salvatore Zotti; il geologo Paolo Magliulo dell’Università degli Studi del Sannio, l’attivista Erasmo Timoteo del coordinamento “Salviamo il Paesaggio Benevento”. Interverranno inoltre gli ortisti Daniele Tufo e Aurelia Palmieri. Argomenti della discussione saranno, oltre al racconto del progetto degli orti sociali e dei progetti dell’associazione, la situazione urbanistica della città di Benevento, la sua evoluzione, le azioni poste a salvaguardia e quanto ormai irrimediabilmente perso, oltre alle problematiche idrogeologiche.
Il progetto di orti urbani, che dura ormai da 4 anni, nato su terreni abbandonati di proprietà pubblica, è diventato una realtà consolidata per la città. Quest’anno vi è stata una larga adesione di cittadini ed è stata inaugurata anche un’area pic-nic. Sono stati proposti anche una serie di laboratori dedicati all’agricoltura e al riconoscimento di erbe spontanee che hanno visto grande partecipazione di bambini e giovani, tra cui quelli del gruppo “Mamme Rana” e dell’ “Associazione Italiana Persone Down Benevento”. Si tratta dunque di un progetto in continuo divenire, che si arricchisce ogni anno di nuovi elementi. Un progetto che si auspica possa essere replicato in altre zone della città, per promuovere l’utilizzo dei beni pubblici e per creare luoghi di socialità e aggregazione.
Gli orti sociali sono uno dei tanti progetti portati avanti dall’associazione “Gramigna”, e rientrano tra le azioni per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) sottoscritta dai Paesi membri dell’ONU, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e per lo sviluppo sociale ed economico affrontando i cambiamenti climatici, al fine di costruire società pacifiche entro l’anno 2030. L’associazione “Gramigna” è attiva anche a livello europeo, rientrando in una serie di partenariati che hanno l’obiettivo di sviluppare temi quali l’agricoltura sociale, la salvaguardia dell’ambiente e le tradizioni rurali. In particolare fa parte di parternariati strategici del Programma europeo Erasmus+ in collaborazione con associazioni di paesi membri dell’Unione europea tra le quali “RWSFF – Rural women to Sustainable Food and Farming-Fresh Food from Farm to Table”, destinata alle donne delle aree rurali, ad un loro empowerment e alla creazione di un network internazionale. All’interno di tale progetto, gli orti sociali diventano un aspetto interessante di economia alternativa, di socialità e di solidarietà.
Altre attività poste in essere a livello comunitario, sono: “Keeping intangible heritage alive as a tool to face climate change and create community” che si prefigge di promuovere il patrimonio intangibile delle aree rurali e di trasmetterlo alle nuove generazioni, affinchè diventi motore di sviluppo economico e sociale; “Elle Project”, che mira a diffondere il tema degli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno delle organizzazioni giovanili; Rural Laby, che ha raccolto buone pratiche rurali in sette paesi europei. Incontri internazionali di “RWSFF” e di “Elle” sono stati ospitati sul territorio sannita.