Un Natale pieno di merda emotiva. Videopoesia

Natale

A margine di questo secondo Natale pandemico, che aggiunge alle contraddizioni del consumismo i contorsionismi autoritari del potere, proponiamo la rincuorante videopoesia nichilista “Domani Dio non pensa” di Francesca De Michele. Studiosa di cultura americana e beat generation, De Michele è anche animatrice di “Versi in rivolta“, per invitare a riappropriarsi della poesia, ovvero di una narrazione alternativa alla deriva tecnoburocratica della parola e dell’esistenza.


«Ieri ho smesso di bere ma oggi ho ricominciato. Cammino insieme al disordine perfetto di una pioggia di bourbon e domani dio pensa, anzi, domani dio non pensa. Domani io penso. Fedele alla mia pena poetica, lieta di cacarmi addosso per incontinenza emotiva ogni volta che il mondo mi chiede di verificare se sono un uomo, una donna o un robot. Preferisco un natale senza troppi tappi nel buco, nessun maniaco guardone dentro al buco che mi controlli dentro, che mi trattenga fuori. Preferisco un natale arrugginito, perchè tanto neanche me lo posso permettere uno nuovo.

Preferisco un natale distrutto alle cinque del mattino dalle poesie russe, che vada fino in fondo alla ricerca dei tanti modi per riscrivere roba che gli faccia scoppiare il cranio. Preferisco un natale che non stia su una strada trafficata, tra gli alberi tagliati e destinati a sorreggere il peso di tutte le palle sopravvissute alla pazzia. Preferisco così: un natale sopraffatto dal dubbio, che odori di caffè caldo e di calma fredda, che si arrampichi sugli specchi pur di non sganciare una bomba spenta. Preferisco un natale che sbatta la porta quando se ne va, rotto di coglioni per scarsa gentilezza del mondo. In alcun caso, non un vero natale senza Elvis. Un natale da troppo tempo in vita e perciò pieno di merda emotiva da espurgare. Un natale piccolo così».

Francesca De Michele