Marco Salierno

La nuotata natalizia di Marco Salierno in Costiera Amalfitana

Il periodo natalizio è magico, c’è chi vola sulla scopa e chi sulle onde, come lo sportivo Marco Salierno. La sfida di una nuotata nel mare d’inverno è un evergreen, eterna seduzione per agonisti e amanti del brivido epidermico. Per Salierno, allenatore di nuoto sannita dellà società “Sky Sporting” presso la piscina “Open Sky”), è un richiamo dovuto anche ai suoi natali, che cadono il 24 dicembre. Proponiamo il bel video dello sportivo e una breve intervista

Prima domanda, banale. Com’era l’acqua?

Marco Salierno: «La temperatura dell’acqua in questo periodo è la più fredda dell’anno, arriva anche al di sotto dei 15 gradi… Tieni conto che in piscina è di circa 28 gradi😅… Però c’è da dire che la muta e la cuffia mi hanno assolutamente aiutato a non soffrire il freddo.»

La tua nuotata natalizia, nel mare freddo e potente dell’inverno, ha colpito l’attenzione sui social. E’ una tua tradizione festiva? Da quanto lo fai, perché lo fai? C’è un messaggio che vorresti dare ai tuoi allievi?

M.: «La nuotata natalizia coincide con il giorno del mio compleanno… Diciamo che prima della pandemia avevo già provato questa esperienza ma a capodanno… In alcune realtà della Costiera Amalfitana è una tradizione che spinge molte persone a fare questa cosa per amore e passione per il mare e lo stesso vale anche per me, anche se vivendo nell’entroterra è un po’ più anomala questa attrazione viscerale… Personalmente non lo faccio per visibilità: ho postato sui social perché credo che ci sia bisogno di condividere energia positiva (soprattutto in questo momento storico che stiamo vivendo) che possa arrivare alle persone e dare la forza di mettersi in discussione in qualsiasi condizione. Da sportivo ho sempre ho sempre accettato ogni sfida, e quella più importante è contro se stessi, cercando sempre e comunque di non mollare mai in ogni situazione… Questo è quello che ho cercato di trasmettere con questo video.»

Recita un proverbio: “E’ nel mare in tempesta che si vede il marinaio”. Possiamo dire che è nel mare gelido dell’inverno che si vede il nuotatore? E, a proposito di tempeste, le piscine stanno passando un momento difficile per la burrasca dell’emergenza sanitaria. Stai riuscendo a portare avanti i tuoi progetti sportivi nonostante i venti avversi?

M.: «Ti ringrazio di darmi l’occasione di manifestare il mio più totale disappunto per la poca sensibilità della politica nei riguardi dello sport, in particolare per la situazione delle piscine e quindi del nuoto. Abbiamo la necessità di cambiare i vertici di chi gestisce il “mondo sportivo in italia”: purtroppo chi non vive i reali problemi delle varie associazioni/società sportive non può capire gli sforzi che si stanno facendo per mantenere a galla questo settore fondamentale per il tessuto sociale di una nazione. Ci siamo posti comunque degli obiettivi per lavorare sempre con la massima attenzione e cercare di ottenere dei buoni risultati nei vari campionati agonistici. Se non ci fosse la passione di presidenti, tecnici e collaboratori ci sarebbe stata già la morte dello sport in alcune realtà, portare avanti una programmazione è davvero molto difficile ma bisogna lottare ed è quello che trasmettiamo sempre ai nostri ragazzi.»

apl