C’è stato un momento della pandemia in cui si è pensato, molto ottimisticamente, che ne saremmo usciti migliori (non era ancora iniziata la guerra civile su base vaccinale). Ora il terribile sospetto è che da questa guerra, vissuta sul divano alla canna del gas, usciremo ancora peggio. Più litigiosi, più divisi, meno umani. Per evitare di raschiare il fondo, proviamo a dare alcuni suggerimenti (l’ordine dei punti è libero, senza azzardare una classifica). Alcuni sembreranno estremamente ovvi ma abbiamo pensato di soffermarci lo stesso sul tema
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La cosa certa è che in poche settimane l’UE accolto 2,5 milioni di profughi ucraini, più di tutti i primi permessi di soggiorno rilasciati dall’UE nel 2020, il che significa che l’accoglienza è sempre questione di volontà politica, non di risorse, così come è questione di volontà politica, non di risorse, quanto investire – e soprattutto non investire – in sanità, istruzione, welfare, salari, considerando che le risorse per l’aumento stratosferico della spesa militare si trovano sempre. Da questo punto di vista, la guerra – come il covid – è una cartina al tornasole per le bugie dei governi occidentali sulla mancanza di risorse per fini sociali: bisogna rimarcare continuamente questo nel dibattito pubblico, e lottare per una riallocazione delle risorse su scopi umani.
Per quanto riguarda la piaga dei gruppi neonazisti in Ucraina, si tratta di un grave problema esistente (oliato dall’Occidente nel sanguinario regime change del 2014) ma che non porta reali argomenti a favore della Russia: basti pensare che tra i “denazificatori” di Putin ci sono i miliziani ceceni (che parlano di neonazismo mentre in casa avrebbero i campi di concentramento per gay). A proposito di farneticazioni nazistelle si segnala anche questo. Inutile ribadire, qualora ce ne fosse bisogno (e non dovrebbe esserci), che è semplicemente folle l’idea di “bonificare” un paese facendo strage tra i civili (specialità disumana che non è, tuttavia, prerogativa russa e di cui gli Stati Uniti hanno dato disgustose prove magistrali negli ultimi decenni, ad esempio sull’autostrada della morte).
Ps: come vi sentireste se qualcuno bombardasse la vostra città e facesse saltare in aria la vostra famiglia sostenendo di voler liberare l’Italia da Casapound?
a cura di Alessandro Paolo Lombardo
con il contributo di Gianpaolo Pepe