Il 24 gennaio alle 18 il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sarà a Ceppaloni, il paese di Mastella, per presentare il suo libro “La città ribelle” presso l’aula consiliare del Comune.
L’evento è organizzato dal comitato locale “Cittadinanza attiva”, nato per «fare opposizione al di fuori dei classici canali politici e per testimoniare l’ostilità di una parte del paese verso una certa politica sannita. Rientra in quest’ottica – spiega il comitato – la presenza nel comune sannita di De Magistris, “sindaco di strada” che ha scalfito un intero sistema di potere e conquistato una considerazione internazionale nel campo dei beni comuni, allontanandosi dalle clientele partitiche e avvicinandosi alla collettività.
Come racconta il libro, nella sua attività amministrativa De Magistris ha rispolverato antichi usi civici, promuovendo proprietà collettive democratiche, processi di autogoverno e autogestione. Ha legalizzato con “creazioni giuridiche made in Napoli” pratiche spesso condannate all’illegalità, come l’arte di strada e alcuni tipi di vendita ambulante, consentendo a persone che svolgono attività innocue ma fuori norma di regolarizzarsi, e così sottraendo presa alla criminalità organizzata. Bersaglio dell’ex magistrato sono dunque le ingiustizie legalizzate, cui fanno da contraltare attività giuste formalmente illegali.
Tematiche verso le quali il Sannio potrebbe rivelarsi particolarmente sensibile. Il Sannio in cui gli spazi pubblici sono trattati come proprietà personali, per il tornaconto del politico di turno (succede perfino con i siti istituzionali). Il Sannio in cui usi civici centenari vengono cancellati con un colpo di spugna per far posto all’eolico selvaggio. Il Sannio che per sfuggire al depredamento delle sue risorse umane e naturali deve unirsi in nome dei beni comuni».