«Girare l’Irpinia, andare dove ci sono le sorgenti vi lascerà senza parole. A Cassano Irpino si può ammirare la sorgente Pollentina, un piccolo zampillo che porta l’acqua fino in Puglia, a Santa Maria di Leuca. A Caposele potrete vedere tutta la potenza dell’acqua, imparerete ad amarla, a rispettarla, a viverla»: è questo il messaggio di Roberto Picariello che denuncia: «Ci stanno rubando l’acqua, e solo conoscendo il territorio, si può amarlo e far valere i suoi diritti e quelli dei suoi abitanti».
A 10 anni dal referendum sull’acqua pubblica è rimasto tutto come prima. Nonostante gli italiani abbiano votato per rendere pubblica l’acqua, ad oggi quel referendum è rimasto lettera morta. Proprio come i personaggi della commedia di Samuel Beckett, Estragon e Vladimir, siamo rimasti tutti ad aspettare Godot. Abbiamo aspettato che le istituzioni dessero peso alla volontà del popolo italiano ma in Italia non cambia mai nulla. Gli organizzatori della protesta ci spiegano che «in questi giorni è in corso un tentativo di privatizzazione della gestione dell’Alto Calore, società pubblica che cura l’approvvigionamento idrico del nostro territorio. Questo piano è portato avanti da aziende italiane e multinazionali assieme alle stesse istituzioni, con la scusa del risanamento delle condizioni economiche dell’ente, dopo anni di cattiva gestione, clientelismo e mancata manutenzione della rete. Ci stanno rubando l’acqua».
Questa manovra è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il “Comitato Acqua Bene Comune – Aspettando Godot“ è sceso in strada supportato dall’associazione Legambiete Valle Solofrana, dalla CGIL CdLT di Avellino, dall’ACLI di Avellino per chiedere che l’Alto Calore rimanga pubblico. «L’acqua è di tutti – ammoniscono gli organizzatori – e non è una fonte di lucro». Prima un sit-in di protesta sotto la sede di Avellino dell’Alto Calore, poi un’assemblea pubblica all’ingresso della Villa Comunale del capoluogo irpino.
Non basta più lo slogan “Acqua Pubblica”, diventato puro suono che non desta più attenione. Deve essere accompagnato da un concreto impegno congiunto dei cittadini e delle istituzioni affinché si possa concretizzare «una reale gestione pubblica ed in una evidenza pubblica».
Vittorio Palmieri