La grandezza di Battiato: senza giochi al ribasso ci ha messi tutti d’accordo

Battiato

Franco Battiato è stato «uno dei pochi artisti che senza giochi al ribasso ci ha messi d’accordo tutti, ha superato le correntigravitazionali, lo spazio e la luce, ha vagato indefesso per i campi del Tennessee da vivo e non da morto» (Luigi Furno). «Con lui l’Italia del riflusso alla perenne ricerca di un “centro di gravità permanente” si trova a cantare di “meccaniche celesti” e di “shivaismo tantrico”… un vero miracolo» (Angelo Nenna).

«Battiato è stato avanguardia per le masse, Stockhausen fuori dalla scuola di Darmstadt a ballare con gli zingari del deserto, musica cosmica per il cosmo interiore, Buddha seduto ai piedi di una croce, un dubbio esoterico nella mente dei razionalisti, quello di Dio nel cuore degli atei, tutta la biblioteca Adelphi nell’edizione universale del pop elettronico. Il Maestro ha lasciato la sua ombra, a noi rimane la luce delle sue canzoni.» (Salvatore Setola).

«Resteranno i versi in cui praticamente ognuno di noi, giovane o vecchio, colto o pop o, perché no, tutte e due le cose insieme, può pescare un ricordo nostalgico, un pezzo della sua biografia, un frammento della memoria collettiva di questo strano paese che un tempo produceva anche artisti come te» (Gianpaolo Pepe).

Resta la sua musica fatta di voli imprevedibili ed ascese velocissime, scienza del ritmo in grado di rappresentare stati superiori dell’Essere, rispecchiando “le regole assegnate a questa parte di universo”.

Torneremo ancora e Tu tornerai per sempre, con il tuo suono.

(Immagine di Antonio Esposito)