Il bookcrossing in memoria dell’attivista sannita mette al centro l’idea di un’economia “concittadina”, in cui l’acquisto non sia percepito in mero senso commerciale ma come scambio di risorse e felicità diffusa tra concittadini. Fino al fine febbraio la “semina” di libri indipendenti
Ogni libro è un tassello di quell’immenso mosaico che è la vita. E i libri fanno paura perché «rivelano i pori sulla faccia della vita – scriveva Ray Bradbury in “Fahrenheit 451”. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive». Ma ci sono “pori”, facce e mondi che, senza libri, non potremmo in alcun modo arrivare a conoscere. Il poliedrico mondo interiore dell’attivista Pierluigi Santillo ci torna incontro, ancora una volta, dai libri.
A tre anni dalla sua scomparsa, la famiglia e una serie di librerie indipendenti hanno voluto onorare la sua memoria con un evento di book-crossing dal significativo titolo di “PierLibro”, una condivisione di libri e cultura che durerà una settimana. Dal 6 febbraio alla fine del mese si potrà acquistare e depositare un libro presso uno dei negozi aderenti all’iniziativa e ritirarne gratuitamente uno depositato da altri lettori (qui tutte le informazioni). «Una settimana di scambio di libri – spiegano gli organizzatori – per innescare cultura, sostenere i negozi fisici, indipendenti e territoriali e alimentare una comunità di lettori esperienziali e responsabili. Elementi importanti per l’autodeterminazione e la coesione dei territori, temi cari a Pierluigi».
Proprio il 6 febbraio di tre anni fa Santillo, attivista ecosolidale di San Salvatore Telesino, abbandonava lasciava il piano della materia per andare verso la luce. «Ingegnere presso l’lnps, difensore del Servizio Pubblico, sostenitore delle battaglie a tutela dell’ambiente e dei beni comuni, attento ai temi della bioarchitettura, promotore dello sport nello sviluppo dei giovani, Santillo – ricordano i conoscenti e la famiglia – ha dato tutto se stesso, non solo sul lavoro». Viveva il lavoro pubblico come un servizio di tutela dei cittadini, spesso, forse troppo spesso, colpiti da quelle stesse istituzioni che avrebbero dovuto difenderli. Il suo impegno proseguiva con le battaglie contro l’inceneritore, a favore dell’acqua pubblica e dell’integrazione degli extracomunitari.
Tenero e intenso questo ricordo degli ultimi istanti restituitoci dalla figlia Isabella, in una lettera:
«Papi, mi dà un senso di pace vedere, e sentire, quanto tu sia ancora nella mente e nel cuore di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti, di incrociare la loro strada con la tua. Quanto tutti cerchino modi per ricordarti, per portare avanti quello in cui credevi. Ti rivedo in ognuno di loro. Durante le vacanze di Natale dell’ultimo anno stavi già tanto male, ma ancora abbastanza bene per uscire da quel letto. Hai insistito che ti portassimo in libreria, e hai comprato più libri di quanti se ne possano contare. Di tutti i generi, per tutti i gusti. Finché ce l’hai fatta, hai accolto le persone che venivano a trovarti e a tutte hai detto: “Scegli un libro, sono sul tavolo”. È stato uno degli ultimi regali che hai fatto a chi ti voleva bene. Oggi, a tre anni da quegli ultimi giorni, qualcuno che ti conosceva vuole continuare a diffondere questo tuo amore per i libri, per la cultura, per lo scambio. Chiunque aderirà a questa iniziativa troverà in quei libri anche un po’ di te».
Così “PierLibro” diventa più di un semplice evento di book-crossing. Si trasforma in una reale commemorazione, una consacrazione laica di ultimi istanti in questo mondo. Le librerie indipendenti, baluardo di difesa contro una cultura standardizzata e massificante, hanno subito abbracciato la causa proposta da Alessio Masone e da Carmela Longo, moglie di Pierluigi. «Ricordiamo una mente generosa e di ampio respiro. Pierluigi leggeva di tutto: letteratura, spiritualità, religione, ateismo, bioarchitettura, politica, fisica quantistica, medicina integrata, ambiente, psicologia. L’ultimo suo regalo sono stati i libri e, oggi più che mai – ci spiega Carmela Longo -, è importante scambiarsi i libri. Essi sono testimoni di un sentire dell’umano che vuole esprimersi e cerca altri, vibranti, testimoni. Sono sacri, come sacra è l’attitudine degli esseri umani che cercano di trascendersi, con la scrittura e la lettura.»
Arriviamo alla fine del nostro viaggio, piantiamo alberi senza sapere se potremmo vederli crescere domani. Senza che ce ne rendiamo conto lasciamo la mano dei nostri cari per sederci lungo i bordi dell’immenso sentiero. Pierluigi con quell’ultimo regalo fatto a quanti venivano a visitarlo ha inconsapevolmente dato l’incipit per questo evento, un piccolo dono per quanti non l’hanno potuto conoscere. Nel donare i suoi libri ha donato con loro una piccola parte della propria anima che vivrà in quei libri e nelle persone che li leggeranno. «Scegli un libro, sono sul tavolo.»
Vittorio Palmieri
All’iniziativa partecipano la libreria “Controvento” di Telese Terme, le cartolerie “Daisy” e “Snoopy” di San Salvatore Telesino, le cartolibrerie BFT di Cerreto Sannita, le librerie “Guida” e “Masone” di Benevento (e l’annessa “Librerietta Pulcetta” per bambini. REALTA’ CULTURALI ADERENTI: “Amici della Biblioteca” di San Salvatore Telesino, “Fondazione Gerardino Romano” di Telese, “Bibliovalle” di Foglianise, “Edizioni Primavera” di Cervinara, “Lerka Minerka”, “Solot Compagnia Stabile”, “Culture e Letture”, “Helgoland”, “Ecosphere”, Edizioni “Realtà Sannita”, “Art’Empori”, “Lettor’Indie” e “Tribù del Cambiamento” di Benevento, “Ecopotea” di Venticano, “Fronte Terra” di Casalbore, “bMagazine” e “Alleanza Verde. La medicina delle piante”